Inchiesta

Saperi Precari prende in considerazione le diverse figure di lavoratrici e lavoratori precari dell’università italiana: studenti, ricercatori e amministrativi. Saperi Precari vuole mettere in comune diversi nodi locali che si impegnano a sviluppare l’inchiesta nei loro territori e a condividere le proprie conoscenze. L’inchiesta nazionale, infatti, viene svolta in modo coordinato dai diversi nodi locali che svilupperanno alcuni aspetti della ricerca in modo autonomo per confrontarsi con le esigenze specifiche delle università prese in considerazione e del territorio urbano in cui queste sono inserite. Questo permette di mantenere uno sguardo nazionale, senza perdere le peculiarità locali di cui si compone il mondo dell’istruzione superiore in Italia. La creazione di una rete nazionale di inchiesta sulle diverse forme della precarietà nelle università italiane costituisce, quindi, un ulteriore obiettivo della nostra inchiesta.

Di seguito proponiamo quattro tematiche sviluppate avendo in mente la figura del ricercatore precario, in cui includiamo anche dottorandi, assegnisti e docenti a contratto. Partiamo dai ricercatori precari perché questa è la realtà che viviamo quotidianamente. Tuttavia l’inchiesta non si vuole limitarsi a questi soggetti. Vorremmo che studenti e studentesse, personale amministrativo che lavora dentro le università e chiunque abbia voglia di partecipare a questa proposta di percorso condiviso, si impegnasse a portare avanti il lavoro di inchiesta che qui proponiamo, ciascuno nel proprio ambito specifico.

Chi è interessato alla nostra inchiesta può contattarci via email per commenti, suggerimenti e collaborazioni.

Le quattro aree tematiche che vogliamo affrontare attraverso l’inchiesta ruotano attorno a quattro concetti chiave: lavoro, saperi, merito e mobilitazioni.