Saperi

La seconda area tematica ruota intorno al tema dei saperi acquisiti, costruiti e trasmessi da parte di dottorandi, assegnisti, docenti a contratto e ricercatori precari. L’ipotesi generale da cui partiamo è quella della non neutralità del sapere, della sua centralità nei processi produttivi e di riproduzione della forza lavoro e della sua natura costitutivamente ambivalente. Crediamo infatti che il sapere che viene prodotto e scambiato oggi sia uno strumento pervasivo di controllo che punta a elaborare luoghi comuni, retoriche e regimi di verità funzionali all’accettazione acritica della realtà, ma che allo stesso tempo possa essere un formidabile strumento di costruzione di innovazione e conflitto sociale per i movimenti. Al di là delle competenze specifiche relative ad ogni ambito disciplinare, ci interessa comprendere quali sono i saperi sviluppati e acquisiti nell’ambito della ricerca accademica. In altri termini, quali sono i saperi che una dottoranda costruisce nel corso della sua socializzazione all’interno dell’università italiana? Sono coerenti tra loro? E, inoltre, cosa bisogna “sapere fare” e come bisogna “sapere essere” per potere accedere e poi continuare a rimanere all’interno del mondo accademico italiano? Cambia l’idea del sapere e la sua qualifica, nel percorso universitario di ricercatrici e ricercatori precari? Vogliamo esplorare, inoltre, quale tipo di saperi dottorandi, assegnisti, docenti a contratto e ricercatori precari trasmettono dentro e fuori i confini del mondo accademico. Attraverso il nodo della trasmissione del sapere, dunque, vogliamo capire il percorso della conoscenza accademica sviluppata tramite attività di ricerca all’interno di un orizzonte di precarietà diffusa. Quali saperi sono trasmessi, e in che modo, a studenti, imprese private e alle diverse componenti della società nel suo complesso. Qual è il ruolo del sapere e quale il suo statuto pubblico.  E come, infine, i ricercatori precari leggono e interpretano il proprio ruolo all’interno del sistema di costruzione e trasmissione del sapere.